Siamo più che convinti che sono già abbastanza addentro alla città questi migranti, privilegiati rispetto a quelli che un tempo sono passati in valle, l'ente ospita almeno 25 migranti riscuotendo sino a 36 euro al giorno per ciascuno di essi, i contributi vengono assegnati dall’Unione europea"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Alberto Di Giandomenico. Sovranità Sulmona Valle Peligna."L’ente che li gestisce forse corrisponderà il costo dell’assicurazione per quei pochi che tra i 25 si faranno avanti per pulire strade e giardini e forse si renderanno utili davvero. L’intesa, ancora da firmare, dovrebbe favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti che la Casasanta sta tenendo a Sulmona ormai da mesi e quando sarà loro negato lo status di profughi non crediamo certo che saranno riaccompagnati nei loro paesi d'origine. Controlli e previsioni future sulla loro permanenza sono state fino ad ora evitati, quando finiranno i contributi europei chi li sfamerà, forse la Casasanta? Ora si vorrebbe far passare questa iniziativa per qualcosa di buono per la città, per il bene dei migranti che altrimenti si abbandonano in "contesti particolari". Purtroppo alcuni di questi migranti si sono già abbandonati da tempo a certi "contesti particolari" siamo tutti convinti che dopo mesi di ozio i 25 andranno a pulire? L’incapacità a gestire certe intraprese, di cui non si valutano bene le conseguenze, segna purtroppo da tempo la rovina di questo Paese. Per il bene della città finitela con l’ipocrisia, finitela di parlare di indotto derivante da questi migranti perché è risibile dire che sono stati assunti, per la loro presenza, 4 giovani. Bene vorremo sapere se esistono davvero questi 4 fortunati, i figli di chi sono e quanto vengono pagati, che contratto hanno e quante ore lavorano al giorno e se il lavoro ai 4 fa scattare Tfr e anzianità. Pagano dei contributi? Si fa riferimento ad un “Delicato processo di integrazione” la pantomima viene abbellita poi da paroline ovattate del responsabile dell’ente di beneficenza che di certo non vive tra noi comuni mortali e non si rende conto che quello che ha innescato è un prepotente processo di disintegrazione di parte della comunità tenuta a margine ed isolata a causa delle difficoltà economiche, le stesse che per i migranti però si annullano tranquillamente. Sulmona sta incarnando una vera discriminazione nei confronti dei suoi figli più deboli tenuti lontano da ogni iniziativa, la città ha rinnegato i sui figli più bisognosi. Se davvero lo scopo è integrare, cominciate a dare spazio anche a loro che da tempo cercano casa , parcheggio o popolare, o un impiego qualsiasi, ma sicuro e decentemente retribuito. Sarà data ai 25 anche la possibilità di imparare qualche mestiere per inserirli nel mondo del lavoro, fate sapere anche a noi dove troverete i posti di lavoro in questa valle perché non ne vediamo eccetto quel poco che la macchina dello sfruttamento umano traduce in schiavismo. Sono previste, per il futuro, altre iniziative per i migranti della Casasanta, anche lezioni d’italiano, ma sarebbe il caso, appena possibile e quando avranno preso confidenza con la nostra lingua, di assegnarli magari come personale volontario, a prefetture, tribunali e questure che sono del tutto sguarnite di questi interpreti, strutture che hanno già a che fare con innumerevoli soggetti di queste pacifiche popolazioni africane.Al sindaco invece rivolgiamo l'invito a continuare ad indossare la maschera del buonismo più becero: la gente di questa città non ti riconosce".
Alberto Di Giandomenico
Sovranità Sulmona Valle Peligna.
