SULMONA - Il triage (codici colore gravità) è un sistema che non viene utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi al pronto soccorso di Sulmona.E' l'allarme lanciato da Edoardo Facchini, responsabile del Tribunale del Malato di Sulmona.Malgrado la deliberazione n 1317 del 31 luglio, da parte del direttore generale della ASL n. 1, il sistema a Sulmona non è ancora operativo."Questa procedura è essenziale, ma non c'è la volontà di renderla operativa"ha sottolineato Facchini.
"Capita a volte che i pazienti devono attendere fino a sei ore prima di essere visitati nel pronto soccorso del nosocomio peligno"ha aggiunto Facchini.Inoltre problemi si stanno verificando presso la struttura del distretto sanitario che ospita gli ambulatori.Secondo Facchini mancano gli infermieri e i medici sono costretti ad operare da soli."Quella palazzina gialla è un forno crematorio, le temperature in questo periodo sono altissime"ha spiegato il responsabile del TDM.
Facchini, nel corso dell’incontro con la stampa, ha parlato del reparto di ortopedia del nosocomio sulmonese che è stato promosso ad eccellenza ma deve essere supportato, dello screening di epatite C che è stato affidato al Tdm e dell’ospedale unificato del Centro Abruzzo, che secondo Facchini si può realizzare solo con un ferma volontà politica della Regione Abruzzo. Infine il Responsabile regionale del Tribunale del Malato ha affrontato il tema della disabilità, ribandendo l’urgenza di creare centri specifici sul territorio per la disabilità specifica.