SULMONA – È stato trovato morto nella sua abitazione di via Ciofano Giuseppe Cavicchia, per gli amici Pino, noto ristoratore conosciuto in città. Un fulmine a ciel sereno per la moglie e la figlia che vivevano con lui e per i suoi amici che sono arrivati alla spicciolata davanti la sua abitazione. Sul posto anche gli agenti del Commissariato di Sulmona e il Sostituito Procuratore Stefano Iafolla. Sulla dinamica del decesso non ci sarebbe alcun dubbio: l’uomo si è tolto la vita, impiccandosi nella taverna della sua abitazione. A fare l’amara scoperta sarebbe stata proprio la moglie quando è rientrata a casa dopo aver accompagnato la figlia a scuola.
Un lasso di tempo che avrebbe consentito a Pino di portare a compimento il suo estremo gesto. La donna, una volta che è riuscita ad entrare in taverna, ha dato l’allarme. Da lì l’arrivo delle forze dell’ordine che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Il Sostituto Procuratore ha rilasciato il nulla osta per la rimozione del cadavere che è stato trasferito al nosocomio peligno. Non sono chiare le cause che sarebbero alla base del gesto. Certo è che il 45 enne ha lasciato un biglietto indirizzato ai familiari. Giusto due righe, da quanto si è appreso, il cui contenuto ovviamente non è stato reso noto.
Ma alla tragica fine di Pino si succedono in queste ore messaggi di stima per la persona che era, amata e conosciuta da tutti, sempre con il sorriso, lavorava a tempo pieno. Fino a qualche mese gestiva un ristorante in piazza Garibaldi ma ultimamente lavorava a Rimini e si sa che di questi tempi è difficile per tutti andare avanti. Questa mattina si è arreso e ha compiuto il suo ultimo atto, lasciando ancora una volta tutti a bocca aperta, ma con le lacrime agli occhi.
AGGIORNAMENTO
La Procura della Repubblica di Sulmona vuole vederci chiaro sulla tragica fine del noto ristoratore Giuseppe Cavicchia che questa mattina si è tolto la vita nella taverna della sua abitazione. La magistratura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio dopo aver riconsegnato il corpo ai familiari. Il Sostituto Procuratore Stefano Iafolla ha proceduto inoltre al sequestro del telefono personale e del pc di Cavicchia per verificare se sussistono eventuali elementi che hanno spinto il ristoratore a compiere l’estremo gesto. Un atto dovuto quello della Procura della Repubblica che ha deciso comunque di aprire un fascicolo e procedere con le indagini.
Al momento il reato ipotizzato, contro ignoti evidentemente, è quello di istigazione al suicidio. Nel frattempo la pagina facebook di Pino viene riempita di ricordi e di messaggi. “Mi dispiace tantissimo. Mi mancherai tu e mi mancherà davvero non sentirti dire più “Criiiicriiii”- ha scritto un’amica. Un giorno di dolore per quella Sulmona che conosceva il ristoratore Cavicchia. Un giorno che molti vorrebbero subito cancellare.
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