Uno dei due arrestati voleva passare avanti senza rispettare la fila e da lì sono partiti i pugni sulla nuca e sul volto.
Ad indentificare i due giovani sono stati agli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinati dall’ispettore Daniele L’erario, al termine di una battente attività d’indagine. Gli inquirenti, senza poter contare sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza del bar, hanno ascoltato uno per uno i testimoni. G.S. e F.R. restano in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Secondo il Gip, visti i precedenti, esiste il pericolo di reiterazione del reato.
AGGIORNAMENTO
Nella mattinata di ieri gli uomini del
Commissariato di P.S. di Sulmona hanno tratto in arresto, in esecuzione della
Misura Cautelare della Custodia in Carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Sulmona, due uomini, entrambi
sulmonesi di anni 25, gravati da precedenti di polizia, poiché resisi
responsabili, in concorso fra loro, del reato di lesioni aggravate in danno di
un giovane di Bussi sul Tirino (PE).
In particolare, la notte del 15 aprile 2017,
all’interno di un bar situato nel centro cittadino, a seguito di una lite
scaturita per futili motivi consistenti nella priorità sull’ingresso in un
bagno di servizio, la parte offesa veniva aggredita con violenza, prima da
tergo e poi frontalmente dai due arrestati che gli causavano delle fratture
nasali che lo inducevano a fuggire immediatamente dal posto, al fine di evitare
peggiori conseguenze.
Lungo il tragitto che lo divideva dalla
sua autovettura, il malcapitato ha incontrato una pattuglia della Squadra
Volante a cui ha narrato di essere stato aggredito poco prima da due giovani.
Il giovane, a seguito della suddetta
aggressione, si portava quindi presso il locale Pronto Soccorso accompagnato
dai suoi familiari ed amici per essere sottoposto alle prime cure che
attestavano le fratture nasali con una prognosi ammontante ad oggi, a giorni
50.
A seguito dei fatti, il personale della
Squadra Anticrimine, mediante la visione delle poche immagini estrapolate dal
sistema di video sorveglianza di sicurezza di cui il suddetto bar era fornito e
soprattutto attraverso l’audizione degli astanti che al momento lo affollavano,
dava inizio ad una complicata attività d’indagine che evidenziava elementi di
colpevolezza nei confronti degli arrestati.
Grazie alle indicazioni dei testi si
riusciva a fare luce sulla violenta aggressione tanto da poter rimettere una
dettaglia informativa di reato, con acclusa richiesta di misure cautelari, accolta
dalla sopra menzionata A.G.
La perquisizione domiciliare, espletata
in sede di esecuzione delle predette misure, presso l’abitazione di uno dei due
giovani, già noto alle forze dell’ordine per la commissione di numerosi reati,
ha permesso di rinvenire un bilancino elettronico di precisione, una cospicua
quantità di mannitolo (sostanza generalmente utilizzato per il “taglio” di
cocaina), una modica quantità di marijuana ed altro materiale atto al
confezionamento di sostanze stupefacenti, circostanza questa al vaglio degli
inquirenti atteso che lo stesso, in passato, era rimasto coinvolto in vicende
giudiziarie proprio per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo stesso, già in data 20 Aprile 2017, è
stato denunciato in stato di libertà dagli uomini del Commissariato di P.S., per
il reato di lesioni aggravate, per aver scagliato con violenza, al termine di
una lite verificatasi in un bar del centro cittadino di Introdacqua, un
bicchiere in vetro che colpiva in faccia un ragazzo del posto, causandogli
importanti ferite.
I due arrestati dunque, al termine
delle formalità di rito, venivano associati presso la locale Casa di Reclusione
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.