Fa caldo, tanto caldo ma questo non ha sconfortato i 500 figuranti che con devozione non abbandonano il proprio ruolo.
A far ben sperare i ragazzi, quelli, che la vivono tornando indietro in un periodo diverso dal loro. Quello delle famiglie nobiliari fatto non solo di cavalieri e dame ma anche di servitù. Un mondo diverso da quello dei social network, dove tutto è rivoluzionato senza distinzioni "pesanti" di ceto. Il corteo si è snodato, come sempre, dalla Cattedrale percorrendo il centro storico cittadino tra una folla di persone che non hanno fatto mancare il loro sostegno. I palazzi gentilizi, le chiese e i colori di una giornata di luglio hanno reso splendido l'evento caro alla città e ai numerosi turisti che, ogni anno, tornano a Sulmona per partecipare al torneo di Piazza Maggiore. Gara unica nel suo genere visto che si disputa su un campo di gioco all'interno delle mura storiche della città preparato nel dettaglio per permettere ai cavalieri di conquistare gli ambiti anelli tenuti dai mantenitori. Alla competizione pronti i sette cavaieri di Borghi e Sestieri: Marco Diafaldi, per i colori del Sestiere di Porta Manaresca dal 2006, a cui ha regalato la vittoria nel 2009, 2011, 2013 e 2015. Per il Borgo Pacentrano il cavaliere Riccardo Raponi di Recanati, mentre per il Borgo San Panfilo scenderà in campo Daniele Scarponi. Per il quinto anno consecutivo a difendere i colori del Borgo di Santa Maria della Tomba Gioele Bartolucci fu lui a regalare il palio numero venti nel 2014. Ad indossare la casacca a scacchi del Sestiere di Porta Bonomini Alfiero Capiani. Per il Sestiere di Porta Filiamabili, Matteo Gianelli di Faenza. La prima giornata si conclude. Il Sestiere di Porta Manaresca è in vantaggio. Al secondo posto il Borgo di San Panfilo, a seguire Filiamabili, Pacentrano, Japasseri, Bonomini e, infine, il Borgo di Santa Maria della Tomba. Cala il sipario su piazza Maggiore in attesa di domani la giornata conclusiva che assegnerà l'ambito palio al rione vincitore.
il console dell’Ambasciata australiana d’Italia, Louise Madeleine Smtih |