Da segnalare, inoltre, all'interno del corteo processionale, il coro, vero cuore della processione, composto da oltre 120 cantori, baritoni e bassi, che eseguono il "Miserere" accompagnando il canto con un passo cadenzato "Lo struscio". Il rumore è generato dallo strisciare delle scarpe per tutta la durata del percorso che termina oltre la mezzanotte. La vestizione dei componenti si effettua in alcuni locali retrostante la cattedrale dell’Annunziata. Alle 18 circa comincia lo sfoggio dei sai rossi che prendono posto sugli abiti di ogni persona e il posizionamento dei garofani rossi sulla bara del Cristo. Si procede con l’accensione dei lumi, mentre un'immensa folla proveniente da ogni parte d’Italia e da oltre confine, attende l’uscita delle statue del Cristo e della Madonna. Quest'anno la manifestazione che, per circa tre anni, ha cambiato il suo percorso tornerà agli antichi fasti. A sostenere il ripristino della vecchia tradizione un comitato di cittadini molto vicini agli eventi di Pasqua. Un percorso che non è casuale ma che vuole tracciare una croce immaginaria che rimanda a valenze e significati di carattere simbolico-religioso. A meritare una grande attenzione lo scambio di Piazza Garibaldi dove i confratelli dell'Arciconfraternita della Santissima Trinità cedono a quelli di Santa Maria di Loreto i simulacri e il Tronco.Quest'anno il coro al rientro darà precedenza alle statue in piazza XX settembre e non come avveniva in passato all'Annunziata.
Barbara Delle Monache