SULMONA - "Alla luce degli ultimi incontri tenuti a Roma dai Rappresentanti regionali e locali presso il Ministero per la vicenda della Centrale Snam, il Circolo Sel di Sulmona, insieme ai Compagni Sel di Popoli, esprimono e ribadiscono tutta la loro contrarietà verso qualsiasi soluzione circa la costruzione della Centrale nel territorio della Valle Peligna. Risulta incomprensibile il fatto che la Snam rifiuti qualsiasi mediazione e rigetti tutte le proposte alternative formulate in questi anni sia dai Comitati locali che dalla Regione Abruzzo.
Chiedono un reale impegno degli Amministratori regionali e locali affinchè si trovino soluzioni politiche coerenti con la vocazione del nostro territorio che dovrebbe essere sede naturale di tutela dell'ambiente, dell'agricoltura di qualità e di uno sviluppo sostenibile più in generale.
Chiedono inoltre un impegno politico chiaro e trasparente verso il Governo nazionale affinchè vi sia un cambio di rotta rispetto alla scellerata scelta dello Sblocca Italia che se attuato nei termini preannunciati rischia di pregiudicare qualsiasi forma di sviluppo sostenibile futuro nell'Abruzzo interno dei Parchi.
Ove dovesse perdurare o peggio passare il progetto di costruzione della Centrale, e della conseguente realizzazione del metanodotto, il Circolo di Sel Sulmona saprà da che parte stare e prenderà le decisioni conseguenti dell'uscita dalla maggioranza a livello locale, con richiesta di uscita dalla compagine regionale del Centrosinistra, ravvisando una grave assunzione di responsabilità del PD nazionale regionale e locale.
Si renderà attivamente partecipe e disponibile a tutte le forme di lotta che saranno messe in campo a salvaguardia degli interessi dei Cittadini della Valle Peligna, contro gli interessi di lobby di potere che vogliono imporre soluzioni unilaterali dannose per il futuro della collettività abruzzese.
Si è inoltre discusso del futuro assetto della Sanità nell'Abruzzo interno rilevando una inerzia colpevole della politica locale rispetto alle scelte regionali che tendono ancora una volta a penalizzare l'Abruzzo interno.
Risulta dalle prime informazioni disponibili che gli Ospedali di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro saranno ulteriormente depauperati di servizi, dequalificando le prestazioni sanitarie e costringendo la popolazione della Valle Peligna ed Alto Sangro ad intraprendere pellegrinaggi nelle strutture sanitarie della costa.
Sel propone la ridefinizione del territorio della Asl con la creazione di un polo sanitario dell'Abruzzo interno che aggreghi le realtà già esistenti e ne potenzi le capacità per offrire servizi sanitari di qualità.
Tale prospettiva passa attraverso la creazione degli Ospedali riuniti del Centro Abruzzo e un'azione politica coordinata di tutti gli Amministratori dei territori interessati superando anche i limiti degli attuali confini provinciali .
Invita il Sindaco di Sulmona, e il Consiglio Comunale, ad essere attivo e a farsi capofila di tali iniziative esprimendo anche con chiarezza la propria posizione circa il futuro assetto della sanità del territorio in termini di qualità di servizi offerti nel Piano regionale per la salute promuovendo anche iniziative pubbliche partecipate.
Il Circolo di Sel di Sulmona e Sel di Popoli, nel ribadire che il Centrosinistra regionale ha finora difettato di metodo democratico relativamente alle scelte finora formulate sulla Sanità in Abruzzo chiede ai propri organismi regionali e a tutto il Centro sinistra di voler intraprendere tutte le iniziative utili affinchè su decisioni di tale importanza ci siano metodi nuovi rispetto al passato recente con un coinvolgimento consapevole dei territori.
Per i Circoli Sel di Sulmona e di Popoli Giovanni Diamante e Domenico Capaldo
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