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giovedì 27 agosto 2015

"NON SI PUÒ PARLARE DI SOSTEGNO E IL RILANCIO SOCIO ECONOMICO, TURISTICO E CULTURALE DELLA VALLE PELIGNA SENZA IL CONFRONTO CON LE IMPRESE E LE LORO ASSOCIAZIONI DI RIFERIMENTO"

SULMONA - "Ancora una volta le imprese e le loro associazioni di categoria non sono state invitate alla cosiddetta “Conferenza di servizi interdipartimentale” o “Giunta tematica” o “Conferenza” che sia, per discutere di un argomento, appunto quello relativo al “Sostegno e il rilancio socio economico, turistico e culturale della Valle Peligna”. Fermo restando il rispetto per gli illustri ospiti del Governatore Luciano D’Alfonso, la Confesercenti denuncia questa ennesima mancanza di rispetto
per chi ha sulle spalle l’onere per un concreto rilancio economico, sociale e culturale del territorio del Centro Abruzzo. Senza le Imprese non si fa sviluppo!
Per la Confesercenti è indispensabile una riflessione programmatica su quello che può e debba essere un progetto di rilancio e di sviluppo socio-economico del territorio del Centro Abruzzo e, più complessivamente, dell’intera Provincia dell’Aquila. Non si può prescindere dalla presa d’atto dell’esistenza di una consolidata e profonda crisi strutturale  dipendente, non solo dalla prepotente irruzione, sullo scenario economico mondiale, dei grandi e piccoli paesi emergenti, ma anche dalla incapacità del nostro Paese, di procedere in tempi brevi verso un processo di profondo rinnovamento dei fattori di competitività che sono, sicuramente, ineludibili e non più rinviabili se si vuole creare un modello italiano, nuovo, di sviluppo.
Siamo certamente, di fronte ad un percorso difficile; ma che si può tentare di agevolarlo, sviluppando alcune prerogative essenziali per l’industria nazionale, alle quali il sistema regionale e locale deve fare riferimento, tenendo presenti le proprie caratteristiche, le peculiarità e le risorse di cui dispone.
Il tavolo di confronto deve essere molto più aperto, soprattutto per affrontare alcuni aspetti fondamentali per lo sviluppo del territorio:
1.    Attivazione di politiche industriali per agevolare la crescita di aree produttive specialistiche e di alta qualità, sviluppando sempre più i settori nei quali l’economia locale è tradizionalmente debole;
2.    Accelerazione del processo di consolidamento e riqualificazione dell’apparato produttivo esistente, provvedendo a rilanciare tutti quei segmenti merceologici delle filiere produttive del “made in Italy”.
Per questo obiettivo serve una nuova politica, nazionale e regionale, che vada a sostituire e/o integrare i fondi strutturali europei.
3.    Valorizzare le risorse territoriali legate direttamente al turismo, alla cultura, alla storia, alle tradizioni ed alle tipicità, senza le quali non c’è futuro per l’economia locale.
4.    Riduzione della fiscalità nazionale e locale a carico delle imprese che oggi sono mortificate da un eccessivo ed insostenibile carico impositivo.
5.    Agevolare l’accesso al credito con politiche attive di garanzia che valorizzino sempre di più la qualità progettuale piuttosto che il rating aziendale.
La Confesercenti avrebbe voluto contribuire al dibattito con le proprie proposte, tra l’altro già abbondantemente condivise e sviluppate in documenti resi pubblici, come il “Patto per le Città”, ed inviati a tutti gli operatori pubblici e privati che operano in ambito amministrativo ed economico. Il rilancio dell’area del Centro Abruzzo merita un confronto aperto e ampio".



IL VICE PRESIDENTE CONFESERCENTI PROVINCIALE
(Pietro Leonarduzzi)

CENTRO STUDI OFFICINA DEI SAPORI
(Angelo Pellegrino)