scheggiati.Terreno che è nella disponibilità del Consorzio di Bonifica Interno “Bacino Aterno Sagittario” di Pratola Peligna. Una vera discarica a cielo aperto, che con molta probabilità ha compromesso terreni e falde acquifere, dato che si trova proprio a ridosso di alcuni bacini idrici destinati all’irrigazione dei campi.
Il consulente del Pm ed i tecnici dell’Arta che hanno accompagnato i finanzieri hanno potuto constatare, infatti, che i tubi abbandonati risultano essere composti da miscela di cemento ed amianto con notevole presenza di amianto blu, detto “Crocidolite”, il più’ pericoloso per la salute dell’uomo, ed amianto bianco detto “Crisotilo”.
Minerali appartenente alla classe dei silicati, sottoclasse fillosilicati. È molto ricercato per via delle sue proprietà fibrose, di incombustibilità e di bassa conducibilità termica, ha però gravi conseguenze
sull'organismo umano proprio per via della sua natura fibrosa.Esistono tre politipi del crisotilo dei quali il clinocrisotilo è di gran lunga il più comune, l'ortocrisotilo è raro ed il paracrisotilo è
molto raro.Da informazioni acquisite in loco dalla Guardia di Finanza sembrerebbe che
l’amianto sia stato abbandonato senza cautele nel sito, sin dal 1995.Questo ha portato gli uomini della tenenza di Sulmona a denunciare l'attuale rappresentante del Consorzio di Bonifica e non si escludono altre denunce a ritroso visto che tutti i responsabili dell'ente, per 21 anni, hanno fatto finta di nulla. Al momento si attendono i risultati dell'Arta per capire i rischi reali per la popolazione. Le indagini proseguono.
Barbara Delle Monache