Infatti non è questo che si può imputare al sindaco o a chi per lui" si legge in una nota giunta in redazione a firma di SBIC(Sulmone Bene in Comune).
"Se critichiamo con fermezza l'amministrazione Ranalli è perché per sostenere il proprio vuoto va a cercare la continuità nel vuoto precedente. E non solo in Consiglio Comunale ma anche nelle stanze e nei corridoi di
palazzo San Francesco, dove si incontrano sempre le stesse facce che entrano ed escono da quello e da quell'altro ufficio... Questa è la vera continuità, fatta sì di vuoti (quantomeno di quelli culturali) ma anche di appalti, assegnazioni, lavori, lavoretti, pizzi e vecchi merletti, pacche sulle spalle.
Neanche il fabiopeppinismo però ci stupisce più di tanto e sicuramente non ci coglie di sorpresa, come non ci sconcerta l'atteggiamento dei partiti monocellulari, tramandati dai padri ai figli.La vera nota triste è costituita dai giovani. La bandiera che il Sindaco Ranalli ha sventolato all’indomani
della vittoria elettorale martedì 28 ottobre è stato costretto ad ammainarla, dopo che la brezza iniziale del rinnovamento si è trasformata in bonaccia perché ha scelto la rotta lontana dalla tempesta del confronto. Inoltre con l'ingresso nella maggioranza di Di Ianni, già vice sindaco nella precedente
giunta di centrodestra, è stata sancita “la continuità con la precedente amministrazione”, così aspramente criticata dall’allora consigliere Peppino dei Valori.Sulmona Bene in Comune rifiuta questo modo di fare politica, e ribadisce la necessità di avere un colloquio con i sulmonesi e, per questo, continuerà il suo ruolo di portavoce in Consiglio Comunale di tutte le istanze non ascoltate, di “poco interesse”, di grammatiche alternative, di volontà delle minoranze delle minoranze"
SBIC