SULMONA - Si è svolto questa sera a Sulmona presso la sala consiliare un incontro tra l'Assessore alla Sanità Silvio Paolucci, il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, il vice Luciano Marinucci, gli amministratori del territorio, i sindaci, le associazioni e i sindacati.Il tema dibattuto era quello relativo al punto nascite di Sulmona.Per Paolucci si procederà ad una riorganizzazione con la messa in sicurezza dei punti nascita, che comunque saranno ridotti.Ancora incerto il numero di tagli, si ipotizza che essi saranno due o quattro, ma al momento Paolucci non si sbilancia."Credo che la scienza debba dire qualcosa in piu' della politica"ha detto l'assessore."E' bene che qualche tecnico mi dica qualcosa in piu' in modo che io possa stare sereno il giorno in cui la decisione verrà presa".
Paolucci ha ricordato che il 20 novembre si riunirà un tavolo tecnico- scientifico, senza politici presieduto dallo stesso assessore alla sanità, che svolgerà una sorta di monitoraggio dei punti nascita abruzzesi.Solo al termine verrà presa una decisione da parte della regione su quali e quanti punti nascita dovranno essere soppressi.A tale tavolo è stato chiesto all'assessore dai presenti, di poter far partecipare esponenti(tecnici) locali che conoscono bene la realtà peligna."La riorganizzazion e dei punti nascita non dura 15 giorni, ma durera' almeno un anno e mezzo"ha spiegato Paolucci."Una volta fatte le scelte, bisognerà rendere sicuri tutti i punti nascita, con un investimento, che prevede il trasporto neonatale e materno assistito.Sull'aspetto dell'emergenza dobbiamo fare in modo che nessun territorio abbia a che risentirne.Il tema principale è che quello che devo lasciare da qui a cinque anni è che in Abruzzo si possa nascere con piu' sicurezza di oggi"ha sottolineato Paolucci.I rappresentanti delle associazioni presenti hanno ricordato che il territorio peligno ha i numeri per rientrare nei 500 parti annui previsti, ma questo si realizzerà solo se gli utenti torneranno ad avere fiducia nell'ospedale peligno.Infatti da dopo il terremoto del 2009 i numeri di parti a Sulmona sono in flessione, proprio per l'ubicazione del reparto in un'ala dell'ospedale non sicura.Dunque bisognerà prevedere un trasferimento del blocco parto in una zona che dia delle garanzie sotto questo punto di vista.