Quando un gruppetto di pendolari si è portato "a piedi" alla sede Arpa, l'autista ha dapprima risposto con sufficienza (è un eufemismo per evitare un altro termine più adeguato)senza nemmeno avvicinarsi, e poi non ha neanche più rivolto la parola agli utenti, limitandosi a borbottare fra sé.A questo punto non ha nessuna importanza se magari l'autostrada poi sarà stata chiusa e comunque non si sarebbe riusciti a raggiungere Avezzano, quel che infastidisce è questo atteggiamento di insensibilità nei confronti di coloro che comunque si svegliano tutti i giorni alle 5:00-5:30 per andare a lavorare tutto il giorno lontano da casa.Probabilmente l'autista restando in sede avrà lo stesso il suo stipendio di oggi, i pendolari invece saranno costretti a prendersi le ferie per evitare di ritrovarsi decurtata una giornata in busta paga.Oltre a ciò ci si chiede cosa ne sarà stato dei lavoratori peligni della ex-Micron di Avezzano (adesso Lfoundry) che hanno fatto il turno di notte dalle 20:00 di ieri alle 8:00 di stamane: 12 ore di lavoro, nessuna garanzia di poter tornare a casa a riposare, e stasera si riparte per un'altra notte...A questo punto viene da dire che se in Arpa ci sono autisti incapaci di gestire le tipiche situazioni lavorative del centro Abruzzo, farebbero bene a spostarli a fare avanti e indietro sul lungomare:perlomeno le inondazioni sono meno probabili delle nevicate!"
I pendolari della linea Sulmona-Avezzano