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martedì 25 giugno 2013

ISTITUTO COMPRENSIVO SERAFINI-DI STEFANO, SCAMBIO CULTURALE CON NOMADELFIA

SULMONA - Nell’ambito del progetto ‘Orientamento e Continuità’, già dallo scorso anno scolastico, la Scuola Media, dell’Istituto Comprensivo ‘P. Serafini - L. Di Stefano’ di Sulmona ha attuato, su proposta della docente di Religione Cattolica, Paola Tolone, uno scambio culturale, divenuto un legame di profonda amicizia, con la ‘Scuola familiare e vivente’ di Nomadelfia.Quest’anno gli esami di terza media sono stati sostenuti da privatisti nella Scuola Media dell’Istituto Comprensivo “Serafini-Di Stefano”. I ragazzi sono stati accolti dal Dirigente Scolastico dott.ssa Elvira Tonti, dal corpo insegnante, dagli alunni, dalle loro famiglie e da tutto il personale scolastico con entusiasmo e grande cordialità. Tutti hanno imparato da loro.
Il soggiorno, dal 9 al 18 giugno 2013, è stato generosamente offerto loro dall’Associazione del “CIPA” (Centro Informazione Prevenzione e Accoglienza) nella struttura di Santa Rufina, gestita da volontari per svolgere attività di prevenzione al disagio giovanile, che i nomadelfi ringraziano particolarmente nella persona di Domenico Boiocchi, Carmela Petrucci e Antonio Incani.
I figli di Nomadelfia con i loro insegnanti, si sono sentiti da subito accolti e a proprio agio, a casa, trovando la tranquillità necessaria per potersi concentrare ed affrontare con serenità la prova d’esame, che si è brillantemente conclusa il 18 giugno. Gli insegnanti della scuola di Familiare di Nomadelfia, Chiara e Roberto, sono rimasti davvero colpiti e contenti, non avendo mai ricevuto un’accoglienza così generosa e attenta.
Tutto questo ha permesso di fare nuove esperienze, dando la possibilità a tutti di aprire la mente e il cuore.La scuola Serafini-Di Stefano ringrazia Nomadelfia per il dono della loro presenza tra noi e della testimonianza e realtà di vita che hanno dato.

Nomadelfia è un “popolo nuovo” che vive a circa 5 km da Grosseto in Toscana, su un territorio aperto di 4km quadrati. Questa popolazione si ispira al Vangelo, che si è data come legge, infatti Nomadelfia, dal greco, significa legge di fraternità.E’ composta da 60 famiglie, in tutto circa 320 persone.E’ un popolo diverso, nuovo, perché formato da persone volontarie, cattoliche, che vivono insieme con lo scopo di costruire una nuova società fondata sul Vangelo.Per la Chiesa è una “associazione privata” e una parrocchia comunitaria. Per lo Stato è un’associazione civile. Le famiglie sono aperte all’accoglienza di figli in affido e adozione e vivono insieme ad altre quattro o cinque famiglie nel cosiddetto “gruppo famiglia”.La scuola di Nomadelfia è nata nel 1968 quando i genitori hanno ottenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione di poter istruire i figli sotto la loro responsabilità con l’obbligo di presentare i figli come privatisti agli esami di Stato. Il fondatore di Nomadelfia, Don Zeno Saltini (1900-1981), ha voluto questa scuola familiare perché gestita dai genitori; una scuola vivente perché cerca di far vivere ciò che si studia e di insegnare ciò che serve alla vita.