(video scena consegna nomina)
SULMONA - Non è bastata la pioggia a fermare ieri sera l'omaggio a Celestino V del Borgo Pacentrano. Stringata nella formula, a causa del maltempo, la nona edizione dello spettacolo teatrale in costume, entrato ormai nella tradizione, ha riscosso successo tra il fedele pubblico chenon si è fatto spaventare dalla pioggia ed è rimasto ad assistere alla rievocazione della consegna del Decreto di nomina pontificia a Pietro da Morrone, avvenuta nell’Eremo proprio il 18 luglio 1294. Suggestivo lo scenario scelto,
il cortile di palazzo dell'Annunziata, location alternativa finchè non si potrà tornare nell'area dell'eremo di Sant'Onofrio, caro Celestino V, chiusa da due anni per rischio frana. Stessa sceneggiatura, curata dalla docente aquilana Stefania Di Carlo, scrittrice giornalista e autorevole studiosa di Celestino V, semplice, ma efficace, la rappresentazione è diretta da Luigi Di Cesare, ex capitano del Borgo. Tutto comincia dal momento in cui fra Pietro a Morrone, interpretato dall'attore professionista molisano Antonio Rampino, riceve il decreto, fino all'accettazione della nomina. Nel mezzo: una difficile riflessione, che giunge al rifiuto, interpretato non come il dantesco atto di viltà, ma come la petrarchesca prova di coraggio. Nei panni del protagonista, come consueto, l’attore Antonio Rampino. Non cambiano anche gli altri attori, tutti professionisti. Tino Catena intrerpreta “Santuzzo”, San Roberto da Salle, fedelissimo di Pietro, il sulmonese Pietro Becattini dà corpo al cardinale Stefaneschi, biografo e autore del poema sul papa-eremita, mentre il capitano del Borgo Pacentrano, Raffaello De Angelis, nella parte dell'arcivesco di lione, Bertrand de Gaulle.
Il finale sotto la pioggia |