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venerdì 2 marzo 2012

METANODOTTO, D'AMICO SOLLECITA CHIODI


SULMONA - Adempimenti risoluzione Metanodotto . D'Amico sollecita Presidente Chiodi a dare seguito alla Risoluzione  approvata all'unanimità il 14 febbraio 2012. In  ragione della deliberazione del Consiglio regionale 106/3, con la quale, in data 14 febbraio 2012, si è approvata  all’unanimità la Risoluzione sul Metanodotto Sulmona Foligno,  il Vice Presidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico, ha invitato il Presidente Chiodi, e l'Assessore Di Dalmazio, a dare  seguito alla risoluzione stessa. “La risoluzione approvata all’unanimità, grazie all’impegno dei consiglieri regionali e ai comitati civici prevede una serie di adempimenti a cui il Presidente Chiodi  deve ottemperare. In particolare deve: trasmettere al Ministero dello
Sviluppo Economico il parere contrario della Regione Abruzzo sull'opera per come attualmente progettata nell'ambito della procedura dell'intesa Stato-Regione; richiedere al suddetto Ministero di riunificare i procedimenti relativi alla centrale e al metanodotto, di fermarne comunque l'iter e di disporre la modifica del tracciato, così come stabilito dalla risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati; sospendere ogni procedimento in atto, relativo all'opera in oggetto, da parte di organi o strutture della Regione Abruzzo in merito al rilascio di pareri o autorizzazioni; richiedere subito ai competenti organi del Governo nazionale, in sintonia con quanto deciso a livello parlamentare, l'istituzione dell'apposito tavolo tra tutti i soggetti interessati, al fine di individuare una soluzione alternativa alla dorsale appenninica sia per il metanodotto che per la centrale di compressione”.  “Ho chiesto al Presidente Chiodi di adempiere a questi impegni ( è del resto un suo compito precipuo)  celermente, e di darne comunicazione al Consiglio regionale. Il decreto-Legge febbraio 2012, n. 5 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, art. 61.potrebbe  vanificare l’impegno fin qui  profuso in difesa della sicurezza e della salute dei cittadini abruzzesi  e della difesa dell’ambiente . Sarebbe un grande smacco per la Regione Abruzzo   l’ immobilismo  colpevole  del suo Presidente, che potrebbe vanificare ogni possibilità di dialogo e la ricerca di  soluzioni possibili  con il Governo”.