fatti dagli stessi membri presso farmacie, tabaccherie centri commerciali e abitazioni poi saccheggiati nelle quattro regioni. Fatale per i ladri proprio il colpo a Pratola Peligna, in quanto i romeni, già sotto controllo, hanno lasciato numerose tracce rilevate subito dai carabinieri di Sulmona , condivise poi con i colleghi, mettendoli in condizione di poter fornire ai magistrati senesi tanto materiale probatorio che, dopo due giorni, hanno portato al fermo della banda.
Da gennaio ad oggi sarebbero stati 25 i colpi portati a termine dalla banda, ognuno dei quali avrebbe fruttato tra i 25mila ed i 30mila euro: circa 800 mila euro in tutto. La refurtiva comprendeva capi di abbigliamento, apparati informatici, articoli cosmetici, tutto ancora con l'etichetta, pronto per essere smerciato su mercati italiani ed esteri e conservato in veri e propri depositi clandestini. Le indagini sono partite da Siena, quando tre mesi fa i carabinieri hanno recuperato una vettura usata dai malviventi dopo un colpo ai danni di un distributore di benzina. Il furto dell'auto fu denunciato a Roma subito dopo dalla moglie di uno dei componenti della banda, formata da romeni tra i 20 ed i 35 anni. L'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Siena Aldo Natalini. Secondo quanto riferito dai Carabinieri le attività della banda nell'ultimo periodo stavano diventando sempre più spregiudicate e meno attente nelle modalità, oltre a risalire nell'arco notturno per fare i colpi sempre più vicini agli orari di frequentazione delle persone. Mentre si cercano collegamenti anche con furti precedenti, quasi metà della refurtiva è stata ritrovata questa mattina in locali nelle adiacenze delle abitazioni dei sette. Il resto è già stato smerciato sul mercato nero. Le attività di indagini proseguono adesso nell'ambito della ricettazione, oltre che per capire eventuali ramificazioni o appoggi della banda nelle singole città. Solo tre dei colpi sono avvenuti in provincia di Siena, dove però è avvenuto il tentativo di furto andato a vuoto, in un distributore a Rapolano Terme, che ha dato il via all'operazione, riscontrando poi le similitudini con colpi nelle zone adiacenti. L'attività dei Carabinieri in provincia di Siena ha portato nell'ultimo mese e mezzo all'arresto di 24 persone per furto, tra cui tre bande organizzate come questa: una di 4 rumeni a Rapolano Terme, una di sei albanesi a Sinalunga e questa di 7 rumeni.
I Carabinieri di Sulmona, in seguito a questo arresto, alla luce dei nuovi elementi, stanno riesaminando i casi di furti che si sono verificati nel circondario e che presentano molte analogie con quelli perpetrati dai romeni fermati che ora si trovano nelle carceri romane di regina Coeli e Rebibbia.