SULMONA – “Lunedi riunisco la Giunta. Chi c’è, c’è.
Non posso perdere un milione di euro per le paturnie di qualcuno”. E’ il breve
commento che ha rilasciato questa mattina, a margine di una conferenza stampa
sul sociale, il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, all’indomani del vertice
politico nella sua villa, trincerato ancora in un silenzio stampa, in merito
alla crisi che si è aperta a palazzo San Francesco con le dimissioni nei giorni
scorsi dei due assessori di Rialzati Abruzzo, Alessandro Angelone e Gianni
Cirillo. Una sorta di ultimatum lanciato ai consiglieri “dissidenti” Cristian La Civita e Antonio De Deo
quello del primo cittadino, che cerca di stringere i tempi per arrivare con la
rosa completa degli assessori al 31 gennaio, termine ultimo per la scadenza
della delibera riguardante fondi regionali di circa 900 mila euro da destinare
alla sicurezza stradale. “Sabato e domenica
saranno giorni di riflessione per tutti, ma lunedi bisogna riunirela
Giunta ” ha ribadito Federico, ansioso di chiudere subito la
vicenda, che, invece, lascia
trasparire tentennamenti da parte dei consiglieri, i quali, forse, dal canto loro, potrebbero temere una sorta di escamotage lanciata proprio dal sindaco al fine di ripristinare al più presto la situazione e placare le
acque. Hanno incontrato il primo cittadino nella residenza municipale nella
tarda mattinata di oggi, ma non sembra che gli scenari siano diversi da quelli
di ieri. “C’è una scadenza da rispettare, sono trent’anni che la città attende
questa svolta e io non voglio essere il sindaco che per beghe politiche perde
un milione di euro per la città” ha detto Federico, spiegando che non sono state chieste le
teste di nessuno e che cambiare deleghe non avrebbe senso al momento, in quanto
“se si è lavorato tanto per arrivare alla scadenza prevista per il 15/30 aprile
di far partire il porta a porta per la differenziata, con un altro assessore si
rischia di ricominciare tutto da capo”. Una matassa, dunque, che si dovrà
sciogliere al più presto, anche se i consiglieri non sembrano essere così
disposti a non puntare i piedi. g.s. saranno giorni di riflessione per tutti, ma lunedi bisogna riunire