“Abbiamo ritenuto di doverci muovere in
continuità rispetto a quanto già costruito nella precedente edizione del
progetto”, hanno dichiarato l’assessore comunale alle Politiche sociali, Enea
Di Ianni, e il presidente della Comunità montana, Antonio Carrara.
Lo scorso anno i due enti hanno unito le loro
forze con l’obiettivo di qualificare
la professionalità delle badanti
attraverso specifici corsi di formazione, hanno creato il Registro territoriale
delle badanti - dedicato alle famiglie in cerca di badanti certificate e alla
tutela delle badanti nel mercato del lavoro – e hanno potenziato i servizi
informativi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro delle assistenti
familiari coinvolgendo associazioni ed enti territoriali interessati a vario
titolo dal fenomeno del badantato.
“Nella precedente edizione del programma Fondo
Famiglia – proseguono i due amministratori – abbiamo lavorato per far emergere il lavoro irregolare
delle "badanti” attraverso la creazione del Registro e una serie di
azioni collaterali di sostegno. La sinergia tra i due enti ha consentito
la razionalizzazione delle risorse e una maggiore efficacia degli interventi”.
Quest’anno, invece, Comune e Comunità montana
focalizzeranno l’attenzione, oltre che sul mantenimento dei risultati già
conseguiti, sulla creazione di un Osservatorio
locale per la non autosufficienza, che avrà lo scopo di acquisire, analizzare ed elaborare
informazioni utili a definire
un strategia efficace per rispondere alla complessità dei bisogni delle
famiglie con casi di non autosufficienza. Saranno, inoltre, proposti più corsi
di formazione dedicati non solo alle badanti, ma anche agli operatori sociali e
alle famiglie. A gennaio,
infine, la Comunità
montana Peligna aprirà un
bando che prevede l’erogazione di contributi a famiglie che utilizzano assistenti familiari regolarmente assunte ed iscritte al
Registro.
Il Registro
Territoriale è attivo presso
i Segretariati sociali della Comunità montana e del Comune e gestisce già un
primo elenco di badanti che si sono iscritte sulla base di quanto previsto dal
Regolamento approvato con la precedente progettazione.
“Con questa seconda fase progettuale –
hanno concluso Di Ianni e Carrara – riusciremo, finalmente, a strutturare
servizi costanti e attenti alle persone. La rete creata è la risposta ai nostri
cittadini di adeguatezza e presenza delle amministrazioni pubbliche sul
territorio”.
Attualmente si possono
avere informazioni, ottenere la modulistica per l’iscrizione alRegistro e un supporto alla compilazione, oltre
che negli uffici dei Segretariati Sociali, anche presso il Centro
per l’Impiego di Sulmona, SPI CGIL Sulmona, CISL Sulmona, Centro Servizi Volontariato
di Sulmona, Cooperativa Sociale Horizon Service, Cooperativa Sociale Nuovi
Orizzonti Sociali.