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martedì 27 settembre 2011

CARCERE, UIL CONTRO CARENZA PERSONALE E SOVRAFFOLLAMENTO


SULMONA – “Anche la Uil Penitenziari Abruzzo parteciperà al direttivo Nazionale UIL penitenziari che si terrà a Roma domani e alla manifestazione di protesta che aprirà le fila nella capitale  il 29 settembre davanti la sede del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

Durante la discussione del direttivo, la delegazione regionale, che sarà
rappresentata da tutti i segretari provinciali della Regione, evidenzierà la drammatica situazione in cui si trovano gli istituti di pena abruzzesi a partire dal sovraffollamento delle carceri territoriali sempre più drammatico e che rende impossibile la vita negli istituti soprattutto di Sulmona,


Lanciano e Teramo . Argomento chiave sarà anche la difficile condizione dettata dalla cronica carenza di organico che riguarda tutti gli istituti della Regione, compreso quello dell'Aquila dove, negli ultimi tempi, la situazione è andata sempre più aggravandosi per i continui tagli operati a svantaggio del personale e che ha raggiunto il suo culmine con il distacco di 15 unità presso l'istituto di Avezzano. Va ricordato, a tal proposito, che il carcere dell'Aquila detiene soggetti sottoposti al regime del 41bis e quindi bisognevoli di ben più di un occhio di riguardo. Succede invece che presso questo istituto, proprio per l'intervenuta carenza di organico, non si riesce a garantire con continuità neanche il servizio di vigilanza esterna.
Intanto in mattinata, la Uil penitenziari Abruzzo, nell'incontro tenutosi presso la sala riunioni del provveditorato dell'amministrazione penitenziaria di Pescara, in coerenza con quanto fatto dalla Segreteria Nazionale, non ha apposto la propria firma sul FESI (Fondo incentivante servizi istituzionali) perché non condivide una distribuzione di premi incentivanti nei confronti del personale di polizia penitenziaria che non rispecchia la realtà di ciascun istituto penitenziario e che pertanto, prendendo le forme di una distribuzione a pioggia, premia personale che “guarda nel vuoto” come nel caso ad esempio di chi, in taluni penitenziari, opera o dovrebbe farlo in una sala regia che tutto ha fuorchè un monitor e/o un sistema di allarme che funzioni. Viceversa con lo stesso sistema non sarà premiato chi, lavorando presso reparti più stressanti e pericolosi quali sono, per esempio, le officine ( Qui elevati sono i rischi derivanti dalla presenza di detenuti a contatto con strumenti pericolosi), non percepiranno il becco di un quattrino.
Una nota positiva durante la riunione è emersa visto che il provveditore ha assicurato i sindacati presenti che non aprirà nuovi reparti se non arriverà nuovo personale. Tale politica ben si sposa con quella della Uil che si opporrà, com'è noto, all'apertura del nuovo reparto penale a Pescara e al progettando nuovo reparto per complessivi 200 posti previsto a Sulmona se non verrà rivista adeguatamente la pianta organica di entrambi gli istituti.
Durante la manifestazione, che si terrà a partire dalle ore 9.00 “grideremo ad alta voce, il nostro disagio cercando di sensibilizzare e di richiamare l'attenzione non solo sulla drammaticità delle condizioni detentive quant'anche sulle infamanti e pericolose condizioni di lavoro degli operatori penitenziari polizia penitenziaria in primi” si legge in una nota. “Manifesteremo per i nostri diritti, per la nostra dignità,per una maggiore civiltà, per una maggiore attenzione e informazione, per una amministrazione efficiente e per soluzione strutturali alle criticità che stritolano il sistema penitenziario”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

troppi problemi ,troppe chiacchiere,e ancora non si cerca di trovare una soluzione lontana che umanamente soffrono colleghi e detenuti,penso che sia arrivato il momento di riportare il sistema alla pari e fiducia che non ce più.

Anonimo ha detto...

Ma quale carenza di personale!!!!! Questi stanno sempre in malattia e vanno a fare il doppio lavoro!!! Ci sono le elezioni si candidano e gli spettano 40 giorni di permesso (assurdo !!!) 2 anni prima di andare in pensione mandano certificati di malattia a raffica e se ne stanno a casa! Categoria di merda rovina dell'Italia!